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giovedì 19 aprile 2012

Sbarcano in Umbria i "travel Blogger"




Zaino in spalla, scarpe comode, tablet o smartphone. Ma anche, contro tutti gli stereotipi, completo, scarpe griffate e, di nuovo, tablet o smartphone. Sono tanti e diversi, accomunati solo dall’utilizzo di piattaforme per un rapido accesso al web, i travel blogger che affollano alberghi, b&b, camping o spa e hotel di lusso, alla ricerca di percorsi alternativi da proporre a un pubblico di più o meno fedeli lettori sulle pagine dei propri blog. Nato nel 1997 in America, il fenomeno dei narratori di viaggio in Italia è arrivato nel 2001 ma è dal 2008 che ha conosciuto il boom, attirando l’interesse dei blogger internazionali.
Attenzione non da poco, tanto che, da giovedì al 25 aprile, sarà l’Italia - e in particolare l’Umbria - a ospitare la terza edizione di TBU, Travel Bloggers Unite (www.travelbloggersunite.com), appuntamento dell’associazione omonima fondata dall’inglese Oliver Gradwell che, da tre anni, riunisce blogger di tutto il mondo per discutere dello sviluppo (tecnologico e non) del settore. Il tutto alla ricerca di nuove modalità e regole per garantire l’efficienza del «servizio». Teatro di incontri tecnici e professionali - che vedranno anche la partecipazione di Steve McCurry, fotoreporter star della scena internazionale - l’Umbria sarà terreno di gioco in questa edizione del meeting, lasciandosi esplorare dai viaggiatori perché scoprano le sue bellezze e magari inventino nuovi sentieri di viaggio e, di conseguenza, nuovi viaggiatori.
Mosso dalla passione per la scoperta, il travel blogger ama condividere le proprie esperienze, suggerendo mete e tappe, consigli di visita e posti poco noti nei quali fermarsi. Uno strumento utile per chi viaggia ma pure un’azione capace di alterare il peso del mercato, muovendo domanda e offerta. È proprio il peso commerciale a fare la differenza tra la scena italiana e quella europea. Se i viaggiatori italiani privilegiano ancora uno stile prettamente letterario, narrativo appunto, gli europei e soprattutto gli inglesi puntano su una presentazione facile, rapida e di marketing. Questione di consapevolezza: è dalla rete, infatti, che ormai chi viaggia assume la maggior parte delle informazioni in sostituzione dei consigli di agenzia o perfino del tam-tam di amici e conoscenti.
Il consiglio per la metà più in dei prossimi mesi? L’Umbria che, a breve, sarà raccontata da tanti occhi differenti. I motivi non mancano, tra arte, storia e green economy. Basta, anzi basterà, esplorare i travel blog on line per credere. 

''Quello dei 'bloggers' e' una sorta di forma moderna del giornalismo di viaggio, che utilizza i linguaggi dei ''social networks', dal quale ci aspettiamo un importante aiuto per superare il ''deficit' di conoscenza all'esterno dell'Umbria, un'occasione particolarmente ghiotta da cogliere, per aumentare in modo capillare i contatti turistici della nostra regione, nella consapevolezza che occorre lavorare con tutti gli strumenti e su tutte le frontiere possibili''. Lo ha detto l'assessore al turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco, intervenendo alla conferenza-stampa di presentazione di ''Travel Bloggers Unite in Umbria'', incontro di 100 ''Travel Bloggers'' che saranno impegnati dal 20 al 22 aprile a Perugia in una serie di ''meetings'' e ''workshops'' dedicati alla professione ed alle potenzialita' di sviluppo del settore, e , dal 23 al 25, all'esplorazione di 6 itinerari (organizzati da Regione, associazioni di categoria e comuni interessati). Divisi in gruppi di 15, i ''travel bloggers'' potranno scegliere gli itinerari fra ''Enogastronomia e antichi mestieri'' (Montefalco, Bevagna, Spello, Trevi e Torgiano); ''Natura e sport'' (Valnerina, Cascata delle marmore, Ternano); ''I borghi medievali del Nord dell'Umbria'' (Gubbio e Citta' di Castello); ''Lago Trasimeno, Cioccolata e Cashmere'' (Lago Trasimeno e Perugia); ''Vino, Storia e Arte'' (Spoleto, Todi e Orvieto); ''Vino, Natura e Arte'' (Citta' della Pieve, Oasi di Alviano e Orvieto). Alla conferenza-stampa ha preso parte il responsabile dell'Associazione ''Travel Blogger Unite'' Oliver Gradwell. Auspicando (una proposta, questa, condivisa da Oliver Gladwell) la prosecuzione su base annuale, della collaborazione fra la Regione e l'associazione dei ''travel bloggers'', Bracco ha annunciato, entro 15 giorni dall'evento, la pubblicazione della verifica dei risultati dell'esperienza.

Fonte: Leggo.it

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