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mercoledì 30 gennaio 2013

Vedi Napoli e poi...... tornaci


Dal 25 aprile 2013 al 1 maggio 2013 un tour mozzafiato tra le perle del Golfo di Napoli (obbligo n° 3 escursioni).
Si accettano prenotazioni per la sola sosta camper dal 10 aprile 2013

Venerdi 26 Aprile: NAPOLI centro storico
Mattina: Spaccanapoli
Via San Biagio dei Librai è il punto iniziale di “SPACCANAPOLI”, un’arteria lunga 2 chilometri e
larga 6 metri, chiusa ai lati da un continuum di case alte 25 metri e che spacca in due la città, da
oriente a occidente. Ma SPACCANAPOLI non è soltanto una strada, perché questo nome è stato
esteso a tutto il quartiere. In questo dedalo di stradine, vicoli e piazzette sempre affollati di una
moltitudine colorata e chiassosa, fra infiniti negozi di oggetti sacri e gioiellerie ci sono  – quasi
nascoste –  infinite chiese dal fascino molto particolare.
Visita monumenti:
Gesù Nuovo  – S. Chiara*  - Cappella san Severo*  - S. Domenico Maggiore  – San Lorenzo
Maggiore – San Gregorio Armeno.SOSTA PRANZO (libero su indicazione della guida)
Pomeriggio: da Piazza del Plebiscito a Mergellina.
Si percorrono piazza Plebiscito (Palazzo Reale), piazza Trieste  e Trento (galleria Umberto1°),
piazza Municipio (Maschio Angioino), lungomare Via Caracciolo (Castel dell’Ovo), Mergellina.
Escursione: intera giornata (partenza ore 9,00 - rientro ore 17,30)
Incluso: trasporto A/R in bus turistico, guida turistica al seguito.
Escluso: ingressi musei* se scelti con la guida
Costo Persona: euro 22 + IVA (10%). Dalla terza persona in poi euro 15. Gratuito 
bambini max 4 anni.

Sabato  27 Aprile: VESUVIO cratere
Il vulcano distruttore: “Formidabil monte sterminator vedevo” lo definì il Leopardi
E' l'unico vulcano totalmente attivo nell'Europa continentale. Il Vesuvio è un vulcano
esplosivo attivo (attualmente in stato di quiescenza) situato in Campania nel territorio
dell'omonimo parco nazionale, istituito nel 1996. È attualmente alto 1281 m. e sorge
all'interno di una caldera di 4 km di diametro. La caldera rappresenta ciò che resta dell'ex
edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., eruzione che ha
creato la caldera dove poi si è formato il Vesuvio.
Si tratta di un vulcano particolarmente interessante per la sua storia e per la frequenza
delle sue eruzioni. Fa parte del sistema montuoso Somma. È situato leggermente
all'interno della costa del golfo di Napoli, ad una decina di chilometri ad est del capoluogo
campano.
Visto da lontano, con i suoi dolci pendii e la sua plancia forma sembra creato apposta per
fare di Napoli la più armoniosa città del mondo; ma basta osservarlo dall’alto per rendersi
conto delle sua terribilità. “Formidabil monte sterminator vedevo” lo definì il Leopardi e
infatti , come tutti i vulcani, il Vesuvio è un distruttore. Con l’unica particolarità di essere il
più metodico vulcano del mondo. Da quella prima eruzione, di cui abbiamo notizia nel 79
d.c., che distrusse Ercolano e Pompei, se ne contano fino ai nostri giorni una cinquantina.
L’ultima risale al 1944 dopo che il Vesuvio ha smesso di fumare.
Ma anche senza il suo pennacchio svettante è sempre un vulcano; e questo suo
minaccioso cratere, che misura circa 1500 metri di circonferenza, basta a scoraggiare
chiunque tentasse di avvicinarsi troppo. Ben più esteso, ma meno pericoloso del Vesuvio,
è invece Il cratere del Monte Somma con i suoi 75 km. di circonferenza lungo il quale corre
la Ferrovia Circumvesuviana.
Il Vesuvio, infatti, è costituito da due crateri; uno esterno e  – appartenente al Monte
Somma che lo circonda alla base – e uno interno, cioè il Gran Cono. Per questo il Vesuvio
è un vulcano “ a recinto “. La valle da paesaggio dantesco che separa i due coni è detta
“L’Atrio del Cavallo”.
Un’ altra valle, ancora più paurosa, è chiamata “La Valle dell’Inferno”.
Il Vesuvio costituisce un colpo d'occhio di inconsueta bellezza nel panorama del golfo,
specialmente se visto dal mare con la città sullo sfondo. Una celebre immagine da
cartolina ripresa dalla collina di Posillipo lo ha fatto entrare di diritto nell'immaginario
collettivo della città di Napoli. Comunque il Vesuvio detiene un primato a livello mondiale:
è il vulcano che per primo è stato studiato sistematicamente  (per volontà della casa
regnante dei Borbone) e anche oggi è il vulcano più monitorato e studiato.Dal 1944 non si sono più avute sue eruzioni. Pur tuttavia, essendo il vulcano considerato
in stato di quiescenza, alcuni interventi legislativi hanno individuato una zona rossa
comprendente 18 Comuni (quelli del Parco Nazionale del Vesuvio); il Dipartimento
Nazionale di Protezione Civile, con la collaborazione della comunità scientifica e delle
autorità locali, ha predisposto un piano di emergenza che viene costantemente
aggiornato. I Comuni, inoltre, mettono ciclicamente in atto delle esercitazioni di Protezione
Civile al fine di preparare la popolazione all'evento dell'eruzione.
Escursione: intera mattina (partenza ore 9,00 – rientro ore13,30)
Incluso: trasporto, accompagnatore turistico 
Escluso: ingresso cratere, guida vulcanologia in sito (Intero: euro 8, Ridotto: euro 5 
studenti universitari con tesserino di riconoscimento e minori di anni 18)
Costo Persona: euro 18 + iva (10%). Dalla terza persona in poi euro 12 + iva (10%). 
Gratuito bambini max 4 anni.

Sabato 27 Aprile: NAPOLI SOTTERRANEA (escursione serale)
Scendete con noi nelle visceri della città più misteriosa del mondo.
Napoli, atipica e con tanti misteri è la città partorita dalle sue stesse viscere. Nel suo sottosuolo
sono presenti tutti quei materiali (pozzolana, lapilli e tufo giallo), indispensabili per l'’edilizia, per cui
la città, fin dall'’inizio della sua storia, nel sottosuolo ha avuto a disposizione quella riserva naturale
cui attingere per le costruzioni.
I primi scavi si fanno risalire a 2500 anni prima di Cristo e sono costituiti da alcune calette
ipogeiche del tipo detto “a forno” . Da quegli anni per oltre 45 secoli, si è scavato nel sottosuolo
edificando la città di superficie. Così nasce la Napoli  di superficie, la Napoli che lascia nel suo
ventre il proprio negativo, il proprio stampo, quei vuoti a quali per secoli resta legata con un
cordone obelicale dal quale attinge linfa vitale e protezione.
Questi vuoti diventano ipogei, catacombe, passaggi pedonali, gallerie varie, articolatissimi
acquedotti ed infine ricoveri antiarei che testimoniano come da sempre gli abitanti della città solare
conobbero e praticarono, per scopi diversi, la città delle tenebre.
Solo negli ultimi 40 anni si è staccato quel cordone obelicale che univa le due città, ma ancora
oggi il sottosuolo conserva dipinte, scolpite e graffite nelle sue viscere quelle pagine di storia, che
hanno fatto grande la Napoli di superficie.
Escursione: escursione serale (partenza ore 20,30 – rientro R. 23,30)
Incluso: trasporto A/R in bus turistico, costo ingresso Napoli sotterranea, guida turistica in sito.
Costo Persona: euro 22 + iva (10%). Dalla terza persona in poi euro 15. Gratuito 
bambini max 4 anni.

Domenica 28 Aprile: COSTIERA amalfitana
La costiera Amalfitana è un cocktail insuperabile di bellezze naturali, architetture originali, frutto
dell’innesto del gusto arabo nella devozione cristiana, contesto unico al mondo. La cornice della
costiera Amalfitana, è frastagliata, con le sue baie ed insenature, dalla luminosità dei suoi colori
vivaci; dalla solarità  e dal suggestivo e spettacolare paesaggio. Costiera in quanto ogni tornante,
ogni angolo permette di scoprire nuovi aspetti, suscitando nuove emozioni che spingono il turista
ad un’estasi contemplativa. Le sue perle: Positano, Amalfi e Ravello.
Sosta ad Amalfi (2 ore) e Ravello (pomeriggio)
Sosta pranzo libero (su indicazione della guida)
AMALFILa gloriosa Repubblica Marinara
Centro turistico di risonanza internazionale, deve la sua fama alle sue incomparabili bellezze ed
alla dolcezza del suo clima. ati di agrumeti, ed il mare,  Incuneata tra i Monti Lattari, dissemin
Amalfi è la perla della costa che da lei prende il nome. Il paese è formato da case bianche
abbarbicate alla roccia, in un intreccio di vicoli e scale, ed è addossato ad uno scosceso pendio
scavato nel vallone del fiume Canneto. Una natura solare, intatta e selvaggia che crea
un’atmosfera magica.
Il suo monumento principale è senz’altro costituito dal Duomo di Sant’Andrea, con la maestosa
scalinata formata da 57 gradini, meta sognata da tutte le giovani coppie che scelgono Amalfi per
sposarsi.  

D’estate Amalfi è la capitale della mondanità e del divertimento con innumerevoli manifestazioni,
come la Sagra del limone, in omaggio al prodotto tipico della Costiera ed allo squisito liquore
(limoncello) da esso derivato, ed i laboratori d’arte creativa.
RAVELLO
Adagiata su di un contrafforte che divide la valle del dragone da quella della regina, Ravello
domina dai suoi 360 metri d’altezza, le città sottostanti di Minori e Maiori.
Villa Rufolo, il gioiello  prediletto di Ravello
Il sole e la natura, la tradizione e il prestigio, la costiera amalfitana e Ravello, meraviglie
architettoniche  e artistiche che incorniciano Villa Rufolo come un immaginifico luogo fuori dal
tempo. Meta prediletta di musicisti, artisti e poeti, decantata  nei versi del Boccaccio, e nei cui
giardini Richard Wagner rivide la materializzazione delle sue opere e della sua immaginazione:
un’esperienza unica da vivere in cui scoprire un mondo al di fuori delle convenzioni.
Villa Rufolo è la punta di diamante dell’immenso patrimonio storico e architettonico di Ravello. Un
complesso monumentale che porta il nome della famiglia che lo realizzò e che nel periodo di
massimo splendore, intorno al XIII secolo, contava “più ambienti che i giorni dell’anno”.
La struttura della Villa è un unicum dal punto di vista architettonico e decorativo, che non ha mai
mancato di suscitare la sorpresa e lo stupore di quei viaggiatori che a diverso titolo si sono recati
qui nei secoli.
Escursione: intera giornata 
(partenza ore 9,00 - rientro ore 17,30)
Incluso: Causa divieto di transito a bus turistici il trasporto avverrà con pulmini da 25 posti con 
guida turistica  al seguito
Pranzo: libero, su indicazione della guida.
Costo Persona: euro 35 + iva (10%). Dalla terza persona in poi euro 22 + iva (10%). Gratuito 
bambini max 4 anni.

Lunedì 29 Aprile: Capri
Nobiltà di regina e fascino di sirena. Capri è un'isola che ha saputo mantenere fino ad oggi
il senso del mito. Un concentrato di bellezza circondato di azzurro.
Capri accoglie i viaggiatori con l'allegria colorata del  porto di Marina Grande, li invita a quel
salotto all'aria aperta che è la Piazzetta, li incanta con la suggestione di luoghi come la Certosa di
San Giacomo, li stordisce a sorpresa con vedute da batticuore come il Belvedere di Tragara o
l'Arco Naturale. Sfavillante sotto il sole, languida al chiaro di luna, Capri promette e mantiene da
secoli quella dolcezza del vivere che ha attratto poeti, artisti, uomini illustri.
Capri è generosa con i cercatori di emozioni, ma ama svelarsi senza fretta. Alla fine vince
sempre lei, Capri la seduttrice, e ti lascia andare solo con il desiderio di tornare ancora, con la
voglia di un nuove  emozioni e nuove scoperte.
Lussureggiante, straordinaria, dal clima mite. origine calcarea, Capri è l'isola mediterranea che  Di
ha visto nel tempo transitare intellettuali, artisti e scrittori, tutti rapiti dalla sua magica bellezza. Un mix di storia, natura, mondanità, cultura, eventi, che qui si incontrano tutti i giorni e che hanno dato
vita al Mito di Capri, un mito senza eguali nel mondo.
Escursione: intera giornata 
(partenza ore 8.30 - rientro ore 18,00)
Incluso: trasporto, guida turistica al seguito
Escluso: biglietto d’imbarco, trasporti sull’isola e ingressi musei* se scelti con la guida
Costo Persona: euro 22 + IVA (10%). Dalla terza persona in poi euro 18. Gratuito 
bambini max 4 anni.

Martedi 30 Aprile: POMPEI scavi
Pompei è una delle più significative testimonianze della civiltà romana e si presenta come un
eccezionale libro aperto sull’arte, sui costumi, sui mestieri, sulla vita quotidiana del passato. La
città è riemersa dal buio dei se-coli così come era al momento in cui venne all’improvviso coperta
da uno spesso strato di ceneri fuoriuscite, insieme alla lava, con la devatante eruzione del
Vesuvio.
Era il 79 dc. La tragedia fu immane: in quello che era stato uno dei più attivi e dei più splendidi
centri roma-ni la vita si fermò per sempre. Lo spesso strato di materiale eruttivo che lo sommerse,
Costituito in gran parte da ceneri e lapilli – materiale non duro a differenza di quello che ricoprì
Ercolano e che si solidifica in pietra durissima – ha consentito che la Città giungesse integra fino ai
nostri giorni non solo nelle sue architetture, ma anche in tutto ciò che era dentro le abitazioni o
dentro i negozi, offrendo un quadro del quotidiano’ incredibilmente affascinante.
La città dissepolta costituisce dunque una eccezionale testimonianza storica della civiltà romana:
le memorie del passato, così vive e tangibili nei resti riportati alla luce, costituiscono il fascino di
oggi.
Quello che è emerso dal riempimento di calchi, fatti con il gesso. Possiamo scorgere la tremenda
tragedia che si è consumata e di come la grande eruzione abbia sterminato e ucciso. Crudele ma
allo stesso tempo affascinante, sembra di rivivere quelle sensazioni di paura e di orrore. Dalla
posizione dei calchi, possiamo dedurre che la morte sia venuta ad opera dei gas nocivi che
l’eruzione ha disperso nell’aria, successivamente tutto è stato coperto da cenere e lapilli
incandescenti. Una delle foto ci raffigura anche un cane, ancora legato al guinzaglio e poi donne e
bambini rannicchiati, come a volersi quasi addormentare prima del disastro per non vedere nulla.
Di questi reperti ne sono stati trovati tantissimi e ciò fa pensare che gli antichi non abbiano
nemmeno avuto il tempo di scappare, sensa quasi rendersene conto. E’ stato possibile ricostruire
anche cosa stessero facendo in quel momento.
Escursione: mattina 
(partenza ore 9,00 - rientro ore 13,30)
Incluso: trasporto, guida turistica al seguito.
Escluso: ingresso scavi*.
Costo Persona: euro 22 +  iva (10%). Dalla terza persona in poi euro 18.  Gratuito 
bambini max 4 anni.

Per informazioni:
Castagnaro Parking
Via Vicinale del Castagnaro, 1 – 80078 Pozzuoli Napoli
Tel/Fax: 081 5267545 (dalle 15 alle 21)
Cell: 3470312747
Info@castagnaroparking.it
www.castagnaroparking.it

martedì 8 gennaio 2013

La festa del Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abate a Bagnaia (Vt)


A Bagnaia in camper per vivere emozioni uniche

Ogni anno a Bagnaia, franzione del capoluogo Viterbo, ha luogo una festa particolare, ricca di emozioni, di sapori antichi e moderni allo stesso tempo, adatta a grandi e piccoli: insomma una vera “perla” per noi camperisti, sempre alla ricerca di qualcosa da scoprire e vivere fino in fondo! camper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate pira dall'altoQuesta Festa si tiene nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, e come spesso accade nel nostro magico paese, quello religioso è solo uno degli aspetti che la caratterizzano. Ha una tradizione molto antica, infatti per conoscerla meglio dobbiamo fare un salto indietro nel tempo…..

Brevi cenni storici sul santo

Sant’Antonio è una figura centrale del Cristianesimo. Fu un eremita egiziano cui si deve la fondazione del monachesimo. E’ considerato il primo Abate della storia cristiana. La sua storia è simile a quella di altri santi: come Francesco d’Assisi, nacque da famiglia nobile e poi si spogliò dei suoi averi vivendo per venti anni in una fortezza abbandonata nel deserto. I suoi unici alimenti quotidiani erano pane e acqua, preghiera e castità. Fece molti discepoli, e divenne celebre per le sue doti di “guaritore” e “liberatore dal Demonio”. Si narra che egli scendesse direttamente all’Inferno per contendere e recuperare le anime dei peccatori dalle fiamme infernali, e che riuscisse a curare molti malati. Tra questi, molti erano stati colpiti dal male degli ardenti, oggi conosciuto volgarmente proprio come Fuoco di Sant’Antonio. Oltre alle doti di guaritore, divenne anche il protettore degli animali.

La festa

Questa premessa storica è fondamentale se si vuole comprendere al meglio il significato della festa. La tradizione fa nascere questo rito quando, nel corso di una violenta epidemia, avvennero in Francia una serie di camper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate allestimento piraguarigioni miracolose durante la traslazione delle reliquie di Sant’Antonio Abate. Da allora, molti paesi in tutta Europa festeggiano il Santo.
Bagnaia lo fa in un modo sicuramente spettacolare, scenografico ed emozionante, e quindi imperdibile per tutti noi camperisti, per natura curiosi e mai sazi!
Il cosiddetto Focarone di Sant’Antonio a Bagnaia viene innalzato e acceso nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, giorno in cui si festeggia il Santo secondo il calendario della Chiesa Cattolica.La pira, alta otto metri, viene come sempre allestita da persone esperte per evitare che il legno bruci in modo diseguale e che il focarone crolli da un lato. 
camper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate pira allestitaIl fuoco serve per rinnovare il patto con il Santo affinché guarisca le persone malate, ma soprattutto, essendo Bagnaia un borgo di origini contadine, affinché protegga il bestiame.
Gli abitanti di Bagnaia vegliano tutta la notte osservando il fuoco purificatore, mangiando salsicce (cotte su bracieri accesi insieme al focarone), affettati e bevendo vino locale. Insomma anche in una manifestazione dalle origini religiose, non manca l’appuntamento con l’eno-gastronomia incredibilmente varia del nostro splendido Paese!
E’ tradizione, inoltre, che alcuni bagnaioli, al termine della veglia, cuociano le ultime salsicce rimaste direttamente sui resti del focarone. Questo fa da preludio alla messa della mattina del 17 gennaio, momento sacro in tutti i sensi. Al termine della messa, sono distribuiti i tradizionali “cavallucci” di Bagnaia (biscotti tipici del borgo) insieme alla cioccolata calda.
Infine, la gara per assicurarsi un posto nella storia del borgo: la sera del 17 gennaio i ragazzi del luogo si contendono lo stendardo con l’effige del Santo (che al momento dell’accensione del fuoco viene traslato dalla cima della pira fino al sagrato della Chiesa). Il primo che recupera l’emblema ha l’onore di essere il regista dell’edizione successiva della festa, con tanto di benedizione del Santo protettore!
Questa festa si è modificata nel corso della storia, ma è sempre stata un punto fermo per il borgo del viterbese, se si pensa che addirittura non fu sospesa nemmeno in tempo di guerra. Alcune tradizioni non più in voga meritano di essere raccontate: ad esempio, la sera dell’accensione i cittadini andavano in chiesa a ritirare le candele da offrire al Santo la mattina successiva. E proprio la mattina, la benedizione degli animali, che erano tutti abbelliti con fiori di carta colorata. Sempre gli animali erano protagonisti di un altro rito antichissimo: i pastori facevano transitare le loro greggi nel fumo prodotto dalla pira.

L’edizione 2013 del Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abate

La festa si aprirà mercoledì 16 gennaio con il mercatino dell’antiquariato, dell’artigianato e dei prodotti enogastronomiccamper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate sbandieratorii tipici della zona.
Alle 17 lo spettacolo delle Sbandieratrici e del gruppo storico musicale Città di Viterbo, ai quali seguirà il Corteo Medievale di Bagnaia. Questo corteo rievoca i tempi in cui il borgo era ancora denominato Balnearia, quando era circoscritto nelle mura medievali e non erano ancora sorti edifici fuori dalle mura (tra i quali segnaliamo, camper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate corteo storicoper gli amici camperisti con più tempo a disposizione, la splendida Villa Lante).
Nel corteo sono inseriti alcuni delle figure importanti del periodo medievale: dame, scudieri, alabardieri, balestrieri e tanti altri ancora. Infine, è ripercorso il gesto eroico di Pucciarella, una bagnaiese che durante l’assedio dei Lanzichenecchi del 1527 uccise il loro capitano facendoli scappare. Da allora è considerata la Liberatrice di Bagnaia.
Alle 18:30 arriverà uno dei momenti più intensi: l’accensione, in Piazza XX Settembre, del Sacro Fuoco di Sant’Antonio. Dopo ci sarà la cena tipica accompagnata da tanto buon vino locale e dai balli, accompagnati dal concerto di due gruppi: “Radici Nel Cemento” e “Maleducazione Alcolica”. La festa durerà come sempre tutta la notte.
camper lazio viterbo bagnaia sacro fuoco sant'antoio abate La mattina di giovedì 17 gennaio si terrà la Messa alle 10 e alle 12, con la benedizione degli animali e a seguire la distribuzione dei “cavallucci” con la cioccolata calda. Insomma, possiamo dire che si tratta di una Festa adatta a tutti i gusti e a tutte le età!

Per la sosta in camper

Per il periodo della Festa di Sant’Antonio, c’è un’area di sosta non attrezzata in Strada Pian del Cerro, 10.
Un’altra area parcheggio non attrezzata si trova in Via Cardinai de Gambara.
Nel cercare questi indirizzi sul navigatore, ricordatevi che Bagnaia fa parte del territorio del comune di Viterbo!
Le fotografie sono di proprietà del sito www.sacrofuocosantantonio.it che ringraziamo anche per le informazioni.